regia di Ciro Ippolito |
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TOMBEADO |
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Uccelli d'Italia è un film a episodi e si apre più o meno con il pianto della vedova Cerruti. Papele è muort, e la vedova (Donna Concettina Tramortato) è inconsolabile: "E mo' chi me chiava???". |
Cerruti pronuncia le parole: "Un cefalo tanto", e scoppia a ridere. Pace che impersona Papele non si trattiene e ride anche lui. |
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Da notare il cerotto a forma di croce sulla lente sinistra degli occhiali di Cerruti."E tu si muort comm 'e nu strunz sotto a nu cavallo..." |
I parenti partecipano al pianto della vedova.[cfr. Ernesto De Martino: "Morte e pianto rituale nel mondo antico", Feltrinelli 1958] |
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AL TRADITORE |
La storia è fin troppo nota. Trattasi dell'incontro tra Giuda e Gesù, raccontato da un credibilissimo Cerruti-Giuda.L'episodio in questione è la trasposizione cinematografica della canzone contenuta nell'album che da il titolo al film: Uccelli d'Italia, appunto. |
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Il film è abbastanza fedele alla canzone, anzi l'episodio dura di più, e anche se privo della bella base del Maestro Savio, contiene alcune battute e sketch in più. |
Ad esempio, la sequenza iniziale: Cerruti si affaccia (il termine che usa lui è capozzèa) dalla porta del suo locale per spiare Gesù che arriva nella piazza con il suo carretto, e mentre ci racconta delle delle gesta di Gesù, lo guarda con disprezzo.E' lui: "Un tipo con la maglia della Lanerossi Vicenza"... |
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Giuda si avvicina e comincia a parlare di affari. Il dialogo prende le mosse dalla canzone, ma divaga e si allarga... c'è lo sketch del venditore di audiocassette false, si parla di televisione, Cerruti vuole che Gesù vada come ospite a Domenica IN, viene fatto il nome di Pippo Baudo. |
- Giovanotto, ma cosa fa lei con quel carretto? Vende, moltiplica...- Ma che cos'ha a quell'occhio? |
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- Adesso le faccio vedere... |
- Io prendo anche il secondo canale... |
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- Ho l'impressione che lei quando il gallo canterà, mi tradirà. |
RAPINA AL SUPERMERCATO |
No, non è il titolo di un film anni '70, interpretato da Tomas Milian, ma il titolo che ho dato io all'episodio in questione. A proposito di Trash, vi è da segnalare la partecipazione, in questo episodio, di Giancarlo Magalli, nelle vesti di un giornalista televisivo che rimasto intrappolato nella sua 500, non può fare altro che seguire gli eventi da lontano facendosi descrivere quello che succede da un vecchio rincoglionito, appostato su un balcone con un binocolo.Il Maestro Savio impersona un prete che viene chiamato in un supermercato dove un pazzo pericoloso tiene in ostaggio delle persone innocenti. |
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Il reverendo cerca di farlo ragionare... si fa consegnare svariati tipi di generi alimentari dal criminale che poi si rivelerà essere... non ve lo dico per non rovinarvi la sorpresa.In questo episodio Alfredo Cerruti recita incappucciato, perché è il negoziatore, il capo delle truppe speciali, una specie di NOCS, che gestisce le trattative con il pazzo asserragliato nel supermercato.Vabbè, ve lo dico: il pazzo è un Vescovo, ed è interpretato da Daniele Pace. |
IL SUICIDIO (prologo - epilogo drammatico) |
Tutti pensano che è stato Quentin Tarantino a inventare con Pulp Fiction la situazione che il film inizia con un prologo che si interrompe e passa ad altri episodi, per poi riprenderlo alla fine, invece questa cosa l'ha fatta Ciro Ippolito come minimo dieci anni prima.Il film infatti, si apre con Bigazzi (scrittore-autore in crisi creativa), il quale è sistematicamente rotto i coglioni dalla moglie, ma lui non reagisce, finché con una calma olimpica lui la ammazza, gettandole adosso una bomba a mano.Qui Uccelli d'Italia passa agli altri episodi, nella fattispecie Tombeado. |
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Alla fine del film il regista ci riporta all'epilogo. Vediamo Giancarlo Bigazzi che ha appena ucciso la moglie. Lo vediamo alzarsi, prendere una pistola (a occhio e croce sembra una 38 Special) e aggirarsi per la stanza come in preda a un delirio.Sappiamo che ha deciso di farla finita, forse perché ha capito che la vita è una merda e che, più che in testa, la cosa più consona è spararsi in culo.FINE |